di Imma Paradiso
Notte scura come pece,
notte fulgente di stelle,
notte piena di pace,
di chi veglia e si tormenta.
È arrivata anche oggi
la lunga notte
dei sospiri e dei pensieri.
Tu, placida dormi,
tra le fresche lenzuola
mentre io ti guardo, rapìto.
Mi è solo concesso di
vegliarti, come ogni notte.
Quando le tenebre ti inducono
a chiudere gli occhi
e smetti di pensare
lasciandoti riposare.
Dolce, ti abbandoni al sonno
e solo allora,
evocato dalla luna,
ti raggiungo
e rimango lì
al tuo capezzale.
Fisso il tuo splendido viso,
rilassato e quieto,
le palpebre abbassate,
Le labbra rosa e piene
che stento a non sfiorare
in un morbido bacio
osservo incantato
l'ansìto del seno ad
ogni tremulo respiro.
E il cuore mi duole
di passione e desiderio
o mia adorata,
ma posso solo ammirarti
mentre giaci
illuminata dalla luna.
Vieni notte scura come pece,
vieni notte di sospiri e pensieri,
affinchè possa tornare da lei.
(“Il Bacio” di A. Cassoli del 1870)
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