A cura di Benedetto Ghielmi
GRIDO D'AIUTO
S'eleva un grido d'aiuto
all'orizzonte, l'uomo che amavo
ha scalfito i miei sogni.
Ho un afflato di voce
che più non è voce,
il trucco cela i lividi e i morsi.
Hai tarpato le mie ali di farfalla
il tempo mi ha rivelato, davvero chi sei:
tormento dei pensieri miei.
Mi fai chinare lo sguardo,
sono stordita, sei riuscito
a sminuire la mia vita.
Questo non è amore,
lo so, è l'inganno dell'apparenza,
dal di fuori, tutto è bellezza.
Non riesci a strapparmi un sorriso
mi hai spenta, ho solo opachi ricordi
del nostro primo bacio.
Poi, il ghiaccio tutto è freddo
intorno a me, i tuoi gesti,
le tue parole, povero uomo senza cuore.
Dai miei occhi scivola il trucco
i tuoi orribili epiteti
mi lasciano di stucco.
Sono a terra sanguinante
il mio corpo è martoriato da percosse.
in questa notte mesta da dimenticare.
Un giorno non sarò più tua
un altro uomo mi amerà,
donandomi ali per volare
a testimonianza del vero amore.
Volerò per il mondo
leggera come una farfalla
dicendo a tutti che l'Amore,
non è fatto da uomini di carta.
*
AL CREPUSCOLO DELLA SERA
Il mio cuore spettinato
di tristezza, è assorbito
dalla quiete della natura.
Si fa sera nelle stanze dell'anima
immerso nella campagna,
ammiro un crepuscolo di luna.
Arrossisce baciata dal sole
mentre pian piano la notte muore,
s'attenua il mio dolore e il sole,
scalda i miei pensieri.
Da me fai la spola ragazza,
ricordando la bambina che eri
dolcemente ripettini i miei oblii di sofferenza.
La notte è passata
al crepuscolo della sera,
nell'angoscia ho guardato la luna.
S'espande il mio cuore
alla speranza: tu mi colmi da ciò che mi manca.
*
MAGICO NATALE
Ripenso ai Natali
trascorsi, in compagnia
degli affetti più cari.
Un groviglio alla gola
di commozione e profumata nostalgia
mi ricorda che il tempo vola via.
Il freddo di dicembre
degli anni passati, era il calore
dell'affetto di persone, che hanno varcato
la soglia dell'eden.
Pagine di vita vissuta
che custodisco gelosamente
in uno scrigno della mia anima.
Momenti felici che m'avvolgono
quando il mare è increspato,
scaldandomi come una coperta di velluto.
Davanti al camino mi scalda
l'amore del passato, tesso antichi ricordi,
intrufolato in un batuffolo d'antiche storie.
Sono le mie memorie
d'un tempo che non torna più,
stride il suono del violino,
intonando melodie natalizie.
L'amore per tutti gli uomini
a Natale rifiorisce, con evanescenze
di colori d'un pittore che dipinge la natività.
Per questo magico Natale,
adulo alla pace, guardando il cielo
ricamato di stelle.
Favelle di fuoco d'amore
infiammano gli animi,
t'attendo in sogno, ti prego,
dimmi che m'ami.
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Giovanni Gulino nasce a Ragusa nel '90 e risiede a Marina di Ragusa.
Affetto da tetraparesi spastica dalla nascita.
Si avvicina alla poesia a 15 anni pubblicando due libri
donati a parenti ed amici: "Giovi's dream" (2008) e "Gabbiani" (2012).
Consegue il diploma al liceo delle scienze sociali
nel 2010.
E' attivista per i diritti di persone con disabilità.
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