di Sergio Garbellini
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E’ notte fonda, tutto intorno tace,
la fattoria sembra addormentata,
nel buio regna l’assoluta pace,
la luna, in cielo, è piena, inargentata.
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C’è l’area delle anatre, adiacente
a quella delle mucche e dei vitelli,
più sotto c’è un recinto consistente
per i montoni, pecore ed agnelli,
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a fianco ci son gli asini, i cavalli
e, in fondo, c’è la zona riservata
per i tacchini, le galline e i galli,
però la quiete viene rispettata !
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Ma c’è una stanza con la luce accesa,
vi sono tre persone in apprensione,
la donna è a letto che respira tesa,
le doglie sono in piena evoluzione !
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Un uomo in piedi ed una donna anziana
preparano, con massima accortezza,
i panni ed ogni cosa, la più strana,
per favorire il parto con scioltezza.
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La valle dorme insieme agli animali
e c’è un silenzio alquanto suggestivo,
poi, d’improvviso arrivano i segnali
che il parto, ormai, è prossimo all’arrivo !
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Sollevano la donna in mezzo al letto,
le allargano le gambe con premura,
il coniuge l’è accanto con affetto,
l’anziana madre, pratica, sicura,
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le ìntima di spingere con lena,
finché pian piano dalla parte in basso
compare … dolcemente … Maddalena,
il tutto senza il minimo fracasso.
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Tagliato, poi, il cordone ombelicale,
la piccola scoppiò in un gran pianto,
la pulì tutta e la mostrò cordiale
alla ragazza col marito accanto.
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Seguirono vagiti a non finire,
la voce ansiosa della bimba nata
aveva una gran voglia d’avvertire
che dopo nove mesi...era arrivata !
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