di Sergio Garbellini
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Nel mentre che ballavo in discoteca
con una studentessa seducente …
… il solito cliente su di giri,
con mossa assai volgare ed indecente
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ha messo la sua mano dentro il seno
della ragazza che s’è sciolta in pianto,
m’è subito saltato il sangue in testa
e gli ho sferrato un pugno che di schianto
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l’ha fatto ricadere a testa indietro
sbattendo con la nuca al pavimento,
non s’è più mosso ! E’ rimasto inerme,
col sangue che scendeva lungo il mento !
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Così, di punto in bianco quella sera,
per un’offesa stupida e volgare
mi son trovato le manette ai polsi …
per un delitto alquanto singolare !
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Le sbarre m’hanno fatto meditare
per vari anni chiuso nella cella,
ho riflettuto a lungo sulla vita
che in carcere si stima ancor più bella !
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Durante il mio soggiorno carcerario,
insieme con un altro detenuto,
il tempo non passava ed ero triste,
avevo sempre l’animo abbattuto !
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E quegli anni, i più belli della vita,
non torneranno più e l’ho bruciati
per una reazione incontrollata …
con atti giudiziari e gli avvocati …
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Però in questo dramma personale
la cosa che m’ha dato gradimento
è stata quella bella studentessa
che m’ha seguito nel procedimento
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penale e molto spesso mi veniva
a visitare in carcere portando
dei piccoli pensieri personali
e, … visita su visita, scherzando
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ci siamo innamorati. Non volevo,
perché condizionavo la sua vita,
ma lei non s’è voluta mai impegnare
per aspettarmi il giorno dell’uscita !
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La mia condanna per la detenzione
è stata poi col tempo assai ridotta
(il mio comportamento è stato ligio)
premiato per un’ottima condotta ….
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Stamane devo uscire di galera,
ho fatto cinque anni e sette mesi …
In questo lungo tempo di tristezza
i miei parenti c’ho sempre difesi
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non si son fatti vivi, né gli amici
coi quali dividevo ogni avventura,
scomparsi tutti come nebbia al sole,
persone destinate alla censura !
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Soltanto lei m’è rimasta a fianco,
sicuramente sta aspettando fuori …,
dovrò dapprima eseguir la prassi
dei soliti comuni repertori !
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… Appena fuori con la busta in mano
Daniela stava dentro la vettura,
uscendo m’ha abbracciato emozionata,
baciandomi con tenera premura.
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E poi m’ha detto piena di rimorso:
“Tu l’hai fatto per me non era giusto
che pagassi una simile condanna,
adesso usciamo insieme dal trambusto !
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Ti amo, t’ho trovato un buon lavoro.
In questi anni ho sofferto tanto !
Da oggi cominciamo un’altra vita …
in nome di un amore sacrosanto !”
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