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PIACERE DI CONOSCERTI

di Johanna Finocchiaro







Ciao e benvenuto alla rubrica “PIACERE DI CONOSCERTI”!

 

Fa come fossi a casa tua: accomodati e pensa a questo spazio come a qualcosa di familiare. Parla liberamente, esprimi ed espandi i pensieri; hai l’occasione di far ascoltare la tua voce a un bacino di lettori composto da artisti ed estimatori.

Spero ti divertirai a rispondere a queste 5 domande, che mirano a scavare in profondità nella tua sensibilità.

Ma prima, un brevissimo spoiler sulla novità di quest'anno: considerando l'innegabile poesia custodita nei testi delle canzoni e la potente musicalità della scrittura in versi – sodalizio eterno quello tra parola e musica - la rubrica allargherà le sue maglie, dedicando parte delle interviste a giovani cantautori della scena piemontese e nazionale.

Si comincia!

 

1.IMPOSSIBILE ESIMERSI DALLA PRESENTAZIONE GENERALE.

Nome, età, origini familiari, passioni e predisposizioni; soprattutto, quando hai scoperto che (oltre alla musica) scrivere i tuoi testi stimolava e gratificava le famose “corde interiori”? Hai pubblicato un album o qualche singolo? Raccontaci tutto!

Mi chiamo David Diop, mia madre è siciliana e mio padre senegalese; si sono conosciuti ai Murazzi di Torino, pensate! Ho sempre avuto una forte passione per il disegno e per il canto; con il tempo è sopraggiunta anche quella per il teatro. La creatività in scrittura è esplosa invece nel 2015: durante l'anno di Erasmus, infatti, ho avuto modo di entrare in contatto con pratiche spirituali che hanno acceso in me nuove energie, convogliate appunto nella scrittura dei miei primi brani. Per ora ho pubblicato quattro singoli e sto lavorando a un Ep. Per i brani che ho scritto avrei già un disco pronto, ma voglio fare con calma.

 

2. QUALE CREDI DEBBA ESSERE L’OBIETTIVO DI UNA CANZONE, OGGI, AL DI LA' DEL SUO POTERE CATARTICO?

Credo che una canzone sia la chiave per aprire porte interiori. Ogni ascoltatore finisce poi in camere diverse, in base alla sensibilità individuale. Vi sono però alcune canzoni, dal carattere universale, che guidano a mondi meravigliosi ed elevano il sentire umano.

 

3. METTERSI A NUDO DURANTE UN'ESIBIZIONE RENDE SENZ'ALTRO VULNERABILI: QUEL MOMENTO TI SPAVENTA O HAI FATTO PACE CON I LATI OSCURI DI TE STESSO? I TESTI SONO PIU' INTROSPETTIVI O ESTERIORI?

Penso che nessuno sia realmente autore di ciò che scrive. Almeno, questo è vero nel mio caso. Sento che i testi mi arrivano quando ne ho più bisogno; come le Muse della Grecia Antica, sono convinto che le forze artistiche godano di vitalità propria e che l’artista riesca ad incanalarle e portarle nel mondo fisico. Ho lavorato molto sulle mie emozioni, attraverso la meditazione per fare un esempio e questo mi ha portato ad avere sempre meno paura di solcare un palco e guardare tante persone negli occhi, fissato a mia volta. All’inizio può spaventare, ma col tempo dona grandi soddisfazioni.

 

4. PROGETTI PER IL FUTURO, A PARTIRE DA TORINO.

Al momento sono molto impegnato con le registrazioni dei nuovi brani. Penso che il 2024 sarà un anno importante per la mia carriera musicale, ma per ora preferisco concentrarmi sulla creazione di un progetto il più possibile energico e coinvolgente

 

5. ULTIME DUE CURIOSITA': L'EMOZIONE PREDOMINANTE MENTRE SCRIVI/CANTI E IL VERSO CHE PIU’ TI RAPPRESENTA.

Sicuramente la meraviglia per la bellezza che si nasconde dietro i mille pensieri quotidiani, quell’infinito di cui ci parla Leopardi a distanza di secoli.

Il verso che più mi rappresenta lo scrisse Cranio Randagio: “NESSUN -NON CE LA FARAI- VALE QUANTO UN -NON MOLLARE-”

 

Grazie per essere stato nostro ospite. Svelare e presentare nuove voci è sempre un onore!

In bocca al lupo per tutti i tuoi progetti e, infine, la nostra immancabile chiusura:

PIACERE DI AVERTI CONOSCIUTO!

 

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