di Johanna Finocchiaro

Ciao e benvenuto alla rubrica “PIACERE DI CONOSCERTI!”
Fa come fossi a casa tua: accomodati e pensa a questo spazio come a qualcosa di familiare. Parla liberamente, esprimi ed espandi i pensieri; hai l’occasione di far ascoltare la tua voce a un bacino di lettori composto sia da poeti sia da estimatori.
Spero ti divertirai a rispondere a queste 5 domande, che mirano a scavare in profondità nella tua sensibilità.
Ma bando alle ciance, si comincia!
1. IMPOSSIBILE ESIMERSI DALLA PRESENTAZIONE GENERALE.
Chi sei, da dove vieni, cosa ami e perché; quando hai scoperto che la poesia s’intonava alle tue corde? Hai già pubblicato? Raccontaci tutto!
Mi chiamo Selene Pascasi. Ho esercitato la professione di avvocato per 20 anni ma ora lavoro come funzionario. Sono giornalista, firma del Sole 24 Ore, paroliere, critico musicale. Soprattutto, sono una donna che guarda il mondo con occhi di bambina, pieni di stupore e che da sempre scaraventa emozioni su carta. Ho pubblicato dieci libri, tra sillogi e romanzi, sempre con editori non a pagamento. Non smetto di credere nei sogni e in un ritorno delle persone all’umanità del vivere.
2. QUALE CREDI DEBBA ESSERE L’OBIETTIVO DELLA POESIA, OGGI E DOMANI?
Se parliamo di vera Poesia, l’obiettivo è sconvolgente perché sollecita domande prima che risposte, risveglia dall’apatia del vivere, scuote dall’anestesia del pensiero. Non solo. La Poesia è un momento magico di incontro tra autore e lettore. Del resto, le liriche sono specchi senza tempo e senza padroni nel senso che tra le sue righe ognuno può leggerci quel che vuole, che sente, che auspica. Insomma, la poesia è uno strumento dotato di una forza rivoluzionaria e salvifica.
3. METTERSI A NUDO SPAVENTA: SEI D'ACCORDO OPPURE HAI FATTO PACE CON LA PARTE PIU’ OSCURA DI TE STESSA? PREDILIGI TESTI INTROSPETTIVI O ESTERIORI?
Ti confido la verità. Per anni ho scritto moltissimo senza consentire a nessuno di leggere le mie parole. Sì, come dici tu, mi sentivo nuda. E credo sia inevitabile perché quando ti scavi dentro, liberando anche i mostri più imbarazzanti, fai un bel pacco all inclusive e gli dai forma, inchiostro, respiro, devi avere il coraggio di assumertene la maternità. Devi saper ammettere le fragilità, le stesse che erano la mia parte più oscura ma che ora sono diventate la mia forza. Per questo amo i testi introspettivi.
4. PROGETTI FUTURI.
Diversi. Intanto, spero di far conoscere alla gente una canzone che ho scritto diversi anni fa e che, per mille ragioni, ancora giace nel computer. Continuerò a scrivere poesie perché è un’esigenza del cuore e vorrei terminare la stesura del terzo romanzo, sulla manipolazione psicologica. Una storia di donne convinte di avere in pugno il loro destino ma che, per una serie di eventi, capiranno di essere manovrate dai partner e riusciranno a svincolarsene.
5. IL VERSO/PASSO CHE PIU’ TI RAPPRESENTA E PERCHE’ (PREFERIBILMENTE SCRITTO DA TE).
Un passo tratto dal mio romanzo d’esordio “Dimmi che esisto”, appena pubblicato in nuova veste dalla casa editrice Chiocciola. Nel trattare un tema cui tengo molto, come quello della violenza sulle donne, esorto le vittime di abusi a non sentirsi mai responsabili della brutalità maschile e soprattutto a non cercare a tutti i costi – fino a rischiare la vita – di mantenere in piedi un rapporto malato, tossico, solo per paura di restare da sole. Perché, scrivo, “l’altra metà della mela siamo noi. Nate per accadere”.
Grazie per essere stato nostro ospite. Svelare e presentare nuove voci è sempre emozionante!
In bocca al lupo per tutti i tuoi progetti e, infine, la nostra immancabile chiusura:
PIACERE DI AVERTI CONOSCIUTO!
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