di Johanna Finocchiaro
Ciao Nicola Iacobucci, benvenuto!
Fa come fossi a casa tua: accomodati e pensa a questo spazio come a qualcosa di familiare. Parla liberamente, esprimi ed espandi i pensieri; hai l’occasione di far ascoltare la tua voce a un bacino di lettori composto sia da poeti sia da estimatori. Spero ti divertirai a rispondere a queste 5 domande, che mirano a scavare in profondità nella tua sensibilità. Ma bando alle ciance, si comincia!
1. IMPOSSIBILE ESIMERSI DALLA PRESENTAZIONE GENERALE.
Chi sei, quanti anni hai, cosa ami e perché, quando hai scoperto che la poesia s’intonava alle tue corde? Hai già pubblicato? Raccontaci tutto!
Salve! Sono Nicola Iacobucci: nato a Grosseto, ho 32 anni, sono un estimatore della Poesia e della Natura, lavoro come tree-climber nel Parco della Maremma e da sempre sogno le colline e le vallate verdi della mia regione, la Toscana. Quando vivevo all'estero, all'età di 20 anni, mi capitava di svegliarmi di soprassalto credendo di trovarmi sopra al mio slittino, lanciato giù per le colline della Val d'Orcia e di atterrare infine nel caldo fiume termale delle cascatelle di Saturnia, godendomi un bagno rilassante. Questi sono luoghi con i quali sento una connessione emotiva forte e profonda e che mi hanno spinto a scegliere di nuovo la mia terra, per vivere. Si evince quindi quanto ami il tema della Natura, che tratto spesso in Poesia. Scrivo soprattutto nelle ore notturne e sto per pubblicare un libro con Albatros Edizioni; si tratta di una raccolta di poesie partorita durante il primo lock-down da Covid-19. Il filone portante è piuttosto eterogeneo: incontriamo componimenti dedicati a Madre Natura, dediche e momenti d’introspezione.
2. QUALE CREDI DEBBA ESSERE L’OBIETTIVO DELLA POESIA, OGGI E DOMANI?
Credo che la Poesia oggigiorno abbia un ruolo fondamentale. In primis, quello di riavvicinare i giovani ai testi letterari dei grandi poeti e filosofi di un tempo e, in secundis, quello di promuovere la condivisione di tematiche differenti e dell’analisi interiore. Come sta cambiando il mondo, a quali più interessanti direzioni ci si sta rivolgendo e perché (tra cui una nuova riscoperta del valore umano attraverso l'amore per la poesia, appunto).
3. TI SPAVENTA METTERTI A NUDO O HAI FATTO PACE CON LA PARTE PIU’ OSCURA DI TE STESSO?
Se mi avessi fatto questa domanda due anni fa, probabilmente ti avrei risposto che mi trovavo nella fase analitica finale del mio lato oscuro. E, per oscuro, intendo il mio volto da “lupo nero”. Cito spesso i lupi, etichettati come mostri nelle fiabe, quando in realtà sono fondamentali per il ciclo vitale preda/predatore. Per arrivare al dunque, SI’, ho superato quella fase e ho accettato chi sono.
4. PROGETTI PRESENTI E FUTURI.
Progetti futuri: ho intenzione d’inviare i miei nuovi componimenti, un’ottantina circa a tema Natura e Donna, al vaglio di Case Editrici serie, per ricevere un parere professionale. Ho incluso nuovamente la Natura poiché mia fonte d’ispirazione principale e senza la quale non potrei vivere. La Donna, invece, per combattere in prima persona la tendenza inarrestabile della nostra società ad evidenziarne il solo lato fisico, lampante a uno sguardo superficiale e causa della mistificazione di cui è vittima. Credo fermamente che il sesso femminile sia il motore trainante del mondo e che meriti rispetto assoluto.
5. IL VERSO CHE PIU’ TI RAPPRESENTA E PERCHE’ (PREFERIBILMENTE SCRITTO DA TE).
“Se lo sai domare, equivale a saperlo ascoltare. Un fuoco non si spegne mai, non lo ricordi adesso, tu sei quel rosso che dentro te ribolle, è lo stesso!”
Grazie per essere stato nostro ospite, Nicola. Presentare e svelare nuove voci è sempre emozionante! In bocca al lupo per tutti i tuoi progetti e, infine, la nostra immancabile chiusura:
PIACERE DI AVERTI CONOSCIUTO!
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