3a giornata - di Franco Carta
Sdraiato sulla panchina della stazione,
vagoni di persone ti sfrecciano davanti
gettando dai loro finestrini un timido sguardo.
Ricordi appassiti
stridono contro il volere del destino.
Sei l’uomo col paltò con capello di paglia.
Scosti i ricordi e osservi ogni passo
che giostra intorno alla panchina muta
dalla mente togli il freno
sguardo colmo di tristezza abbraccia la tua solitudine.
Spari sul cuore e cadi in trance
posseduto dalla viscida bestia che ti serpeggia in bocca.
E sarai ancora solo sognando lei che sensuale avanza
a porgerti il petto
cuscino d’ambrosia su cui affogare fantasmi.
Ti rimbocchi i sogni
col liso cartone
E ascolti quella stonata canzone.
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