di Francesco Drago - 8a giornata
Ho gettato
I miei occhi dentro un lago,
Per vedere di riflesso ciò che
amo.
Inebriarmi di ogni cosa,
all'infinito, e nutrirmi di colori,
Senza essere ferito.
Da Iride a pupilla un flusso
intenso,
Dall'acqua attutito con amore,
Per rendere passione ogni
dolore.
Ora galleggiano contenti,
Sospesi tra superficie
E cieli tersi.
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