3a giornata - di Orietta Degiorgi
Le sagne torte di mia madre
son le carezze
di chi non sa toccare
Avvolte su sè stesse
o incannulate
ricerca introspettiva
nel piacere.
Si fanno sedurre dal ragù
dai pezzetti dicarne popolato
e io mi lascio andare nel deliquio
sospesa fra il sugo e la sua amante.
Le sagne salentine
non sono la lasagna nazionale
perché anche la farina che fu mamma
in loro trova il tempo per parlare
Di grano, sole e spighe e al vento
di pomodori succosi di Morciano
Solo con un velo di formaggio
e pasta fresca
mia madre sa dirmi
“Ti amo”.
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