di Orietta Degiorgi - 1a giornata
Mi siedo e penso
ai segni vuoti di grazia
a quante lacrime ho dentro
Rivelazione dell’acqua
Gocce perse
in cambio di crepe
Vasi comunicanti
fanno il gioco sadico dell’attesa
nelle lune saltate
o forse era il gioco dell’appeso?
Sotto il ferro bollente
stiro l’anima umida
che ansima ad ogni passata
Ma non si muore
anche se l’acqua non si muove
Gli occhi lo sanno
quante lacrime hanno.

Le crepe testimoniano aridità ed, in questo caso, il testo poetico è bugiardo. Le lacrime di cui parli sono evidente irrigazione del rigoglioso giardino della tua anima.
Lucia