di Orietta Degiorgi - 2a giornata
La paura è il capezzolo dell’umanità
dove mungono i perfidi.
Sono zecche senza cellule
e vivono da parassiti
tra le pieghe dei visi
e sotto le ascelle.
Il delfino nella vasca
contro il muro
sbatte la testa
e l’acqua rossa
non mi fa dormire.
Ho perso il treno
ho perso il freno
e mi spoglio
nei vicoli
dai vincoli.
Un libro aperto per chi ha fede
il mio seno non mente.
Sudo latte
I muscoli di pane
sfamano le ansie
E i limiti
vestiti da sposi
si accoppiano
come i delfini liberi.
Scoperta è raffinata, Alta Poesia.